Jaisalmer (India), 18 dicembre – Danilo ha superato il Deserto del Thar e ha così concluso la traversata est-ovest dell’India in bicicletta. Raggiunta la città di Jaisalmer, oggi è ripartito in direzione sud. Dovrà pedalare per circa altri 2.500 km prima di raggiungere la sua meta finale: Kanyakumari.

Con il superamento del Deserto del Thar (India) e il raggiungimento della città di Jaisalmer al confine con il Pakistan, Danilo ha concluso la lunga traversata est-ovest dell’India, percorrendo 2.000 km in sella alla sua bicicletta.
“Sabbia, molta sabbia… sabbia finissima color biscotto che alzata dal vento entra ovunque, nelle scarpe, negli occhi, in gola, all’interno della narici… che si appiccica fastidiosa sul collo e sulle braccia sudate mentre imperterrito spingo la mia bicicletta con oltre 60 chilogrammi di carico”, ecco come Danilo descrive i giorni passati da solo in mezzo al deserto.
Orientarsi all’interno del deserto non è stata un’impresa semplice. Le piste al suo interno vengono create da dromedari e particolari fuoristrada che entrano per portare i tecnici addetti alla manutenzione delle pale eoliche poste verso la fine di questa distesa desertica. Per questo motivo le piste sono mutevoli e le carte geografiche a disposizione non del tutto affidabili. “Per orientarmi mi sono fidato del mio senso dell’orientamento e ho usato il sistema GPS incrociando i dati sulle carte geografiche che avevo con me, in diversi momenti della giornata, per fare il punto della situazione e capire dove mi trovavo precisamente” spiega Danilo.
Danilo ha pedalato in media 8 ore al giorno, percorrendo un totale di 350 km. Ha affrontato 6 giorni nel deserto in completa autonomia, caricandosi sulla bici le scorte di acqua e di viveri necessari. Grazie anche all’esperienza fatta negli anni precedenti, ha deciso però di partire con un carico di acqua e di cibo ridotto al minimo (9 litri di acqua, 15 pacchetti di biscotti, frutta e verdura) per non rallentare troppo il ritmo di marcia.
Nonostante questo, è stato costretto a spingere la sua bici per molti chilometri, perché la grande quantità di sabbia sul percorso rendeva impossibile stare in sella, mettendo a dura prova non solo le gambe, ma anche la schiena, le braccia e le spalle.
L’escursione termica nel deserto è di circa 40°, con temperature minime che arrivano a 0° e massime che possono raggiungere i 47°. Per questo motivo è stato per Danilo fondamentale iniziare a pedalare all’alba e, al calar del sole, aver già allestito il campo e piantato la tenda per la notte.

“Per tre sere sono riuscito ad accendere del fuoco utilizzando delle sterpaglie e dei rami secchi trovati a terra, così da godermi al meglio la luccicante luna che puntuale ogni notte illuminava l’intera zona. Il silenzio del deserto, il particolare rumore del passaggio di dromedari, il sole che scende lento all’orizzonte come un’immensa palla infuocata di color arancione acceso e che al mattino di colore giallo, quasi bianco, mi sveglia scaldando l’aria fredda della notte… Il deserto è magia, che tu lo viva una volta nella vita o mille, poco cambia, il suo fascino indiscusso non può lasciare indifferenti.”

Superato il deserto del Thar e raggiunta la città di Jaisalmer, Danilo ha concluso la traversata est-ovest dell’ India. Oggi è ripartito in direzione sud. Dovrà percorrere circa altri 2.500 km prima di raggiungere la sua meta finale: Kanyakumari.

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