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Dopo sessantaquattro giorni sono tornato a livello del mare, di fronte all’oceano Pacifico. Sono uscito dal deserto di Atacama e ho compiuto la traversata con successo. Ho affrontato caldo torrido, vento forte, vortici di sabbia che sistematicamente mi coprivano da testa a piedi, fame, sete terribile e un senso di solitudine estrema. In questi ultimi otto giorni ho attraversato montagne, pianure sconfinate di sabbia e roccia, vulcani e isolati deserti di sale attraverso piste sabbiose. L’aridità mi ha creato diversi problemi. Prima tra tutti: la sete. Bevevo le poche risorse d’acqua in piccolissimi sorsi sia per mantenerla fino alla fine sia perchè bocca, lingua e gola erano talmente secche che ogni sorso mandato gia mi provocava forti dolori. Gli unici animali che ho incontrato, all’inizio della traversata, sono stati i magnifici fenicotteri rosa nell’unica riserva naturale dove nidificano tutte tre le specie, sul Salar de Atacama. Da lì in poi più nulla. Credetemi, il senso di solitudine che ho provato in questi giorni non ha precedenti. Spazi sconfinati di sabbia verso una meta che lo stesso GPS non riconosceva. Grandi difficoltá nel piantare la tenda per la notte a causa del forte vento che ogni giorno saliva puntualmente verso le ore 13.00 e scendeva attorno alle 04.00 della notte. Il terreno sul quale piantavo i picchetti faceva pochissima presa, questo mi costringeva più volte durante le notti a svegliarmi, uscire dalla tenda e sistemare i problemi. Ogni sera cercavo di addormentarmi il prima possibile per non pernsare alla sete e alla fame che costantemente erano presenti in me. Dolori allo stomaco da fame mi svegliavano spesso durante la notte. Sono felice di essere riuscito a sopravvivere in questi difficili ambienti e di aver portato a termine questo terzo obbiettivo. Dal deserto sono uscito attraverso una miniera tra le più grandi del Cile; gli operai e minatori, alla mia vista mi hanno fermato chiedendomi da dove cavolo ero uscito. Quando ho descritto l’itinerario attraverso il deserto sono rimasti di stucco. È la prima volta che un uomo raggiunge la miniera, solo, dalla remota zona est. Mi hanno subito accolto con acqua e cibo di ogni genere. Fisicamente sono molto provato, i dolori muscolari sono forti e diffusi anche a causa della mancanza di cibo e liquidi. Ho perso diversi chili e questo non ha giovato sicuramente ai muscoli. Oggi pomeriggio e domani riposerò per poi ripartire puntando verso sud dove mi attenderanno gli ultimi 1.400 chilometri fino a Santiago, chilometri da gestire in 22 giorni. Ho provato emozioni incredibili come incredibile è stato raggiungere e rivedere l’oceano. Un’orizzonte infinito verso ovest dove sguazzano i delfini e sorvolano sornioni i cormorani. Un grande ed immenso grazie di cuore va come sempre a tutti voi che mi seguite da tempo.

8 commenti su “SESSANTAQUATTRESIMO GIORNO

  • mayò ha detto:

    cavoli non è stata per niente facile,anzi più difficile del previsto!! ma come ti avevo detto ero sicuro che ce l’avresti fatta!!!! grande danilo….. continua così questa tua sfida!!!!! tutta bannia è con te!!!! a presto… ciaooooooooooo.. massimo….

  • Danilo ha detto:

    Eh si non è stata per niente banale. Grazie per il sostegno a te e a tutta Bannia! A presto

  • flavio ha detto:

    Ciao vecchio complimenti ancora , non avevo dubbi sulla buona riuscita dell’impresa ….
    Qua purtroppo siamo agli inizio di dicembre e la neve deve ancora fare la sua comparsa …quando arrivi all’aconcagua portane su un fia che ne aven bisogno 🙂
    Scherzi a parte , mangia che ne hai bisogno e butta dentro un po di blu diesel …
    Buona continuazione vecchio 😉

  • Deborah ha detto:

    …ma tesoro mio…..mi si stringe il cuor!!!!!!!Sai che sono mamma e saperti così, laggiù in certe condizioni mi preoooccupaaaaaaaaa!!!!!!!!Ma so che assieme al disagio hai provato gioia ed emozioni uniche!!!!Sei forte Dani, per quando torni un paio di cenette e pizze e ti facciamo ripijare!!!!Un super kiss bimbo

  • Danilo ha detto:

    Noooo Flavio ancora niente neve da noi?? che peccato!! Beh a me per ora la cosa non tocca 🙂 e comunque niente blu diesel… solo benzina bianca 😉 A presto

  • Carletto ha detto:

    Ciao Animale,qui nessuno aveva il minimo dubbio ke c’e l’avresti fatta, sei un mito.
    Il tuo amico Paolo Grillo mi ha detto di dirti che le qua con la panza pienaaaaaaaa!!!!!!! La Leti e’ mooooolto fiera di te e anke la vale ti aspettiamo con ansia x festeggiare!!!!!!! Tanti saluti anke dalla Cristina che e’ qui con noi. Tanti baaaaaciiiiiiii a presto

  • Danilo ha detto:

    Sicuro Deborah un paio di cene con tutta la compagnia (tranne che quelli in turno), mi rimetteranno subito in sesto 😉 Grazieeee e salutmi sempre tutti quanti!!

  • Danilo ha detto:

    Carlettoooooooooooo!!! Amicone mio che bello leggere i tuoi e vostri messaggi!! Quante volte penso alle tue gustose pizze e poi quelle per me personalizzate con “un po’ di tutto” 😉 wow! Guarda che quando tornerò VOGLIO una cena dentro la casa nuova eh!!! Non accetto scuse. Per quanto riguarda Paolo, che dire..?! È un grande, Fenomeno.. panza piena di PROSECCO!!! 😉 GRANDE! Salutami tutti di cuore, la Leti, la Vale, la Cristina e tutti quanti. Un abbraccio forte a tutti. Il viaggio continua…

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