AUGURI

Dedico questa pagina di diario per augurare a tutti voi che mi seguite e mi appoggiate in questa mia avventura, un Sereno e Felice Natale.
Auguro un Buon Natale alla mia famiglia in pensiero per me che mi trovo solo dall’altra parte del mondo; auguro un Felice Natale alla mia ragazza e a tutta la sua famiglia con l’auspicio che passino tutti insieme un bel 25 dicembre; auguri di Buon Natale anche ai miei zii e cugini; un Felice Natale anche ai miei vicini di casa (Celso e Graziella); auguro un Natale Sereno a Paolo Grillo e a tutto il Fun Club Bannia che da tempo mi segue; auguro un Buon Natale a tutto il personale della S.O.G.I.T di Lignano Sabbiadoro; un Sereno e TRANQUILLO Natale anche al personale del Pronto Soccorso e Area di Emergenza dell’Ospedale di Latisana, Primario, medici, infermieri ed autisti; un Sereno Natale anche ad Antonio il mio dietologo; Buon Natale a Stefano il mio preparatore atletico; un Sereno Natale a Corsale e famiglia, il mio elettronico di fiducia; Buon Natale a Monica la mia interprete che mi sta aiutando molto in questo periodo per la spedizione dei bagagli a Santiago; un Sereno Natale va ad Andrea amico e consulente in ambito materiali e montagna; un Sereno Natale a Fabrizio Paier che molto ha fatto per questo viaggio; un sincero augurio di Buon Natale va all’amico Gigi di Meo e a tutto il personale di Telepordenone che mi ha sempre seguito, Auguri; un Buon Natale anche ad Andrea e tutto lo staff di “Peruresponsabile”; auguri di Buon Natale anche a tutto il personale dell’agenzia viaggi Antonietti; un immenso augurio va a tutta la Provincia di Pordenone e in particolar modo al suo Presidente, Alessandro Ciriani; un Sereno Natale a Giorgia Vitali e allo staff di MOUNTAIN HARDWEAR Italia; Buon Natale a Rossella Marchi di BICSPORT Italia; Buon Natale al dott. Pinna e a tutta la sua azienda NOXOR-SOKEM; Felice Natale a Danilo e Mara e a tutto il personale della SOLARIA; un sincero augurio di Buon Natale va anche all’amico Fabio Simonella e quindi a tutta la SINCO; Buon Natale a CLABER; Sereno Natale anche a FOSAM; tanti auguri di Buon Natale ad Alessandro e Alberto Dreossi e a tutto il personale della loro azienda la D&Co.; auguri di Buon Natale a Daniele della libreia QUOVADIS; un Sereno Natale ad Anna e tutto il personale dell’ottica CAPELLO; un Felice Natale anche a tutto il personale della SANITARIA DEL PUP; un augurio di Buon Natale anche a Lucio di CICLOTIME; auguri di Buon Natale a ZANETTI; sinceri auguri di un Felice Natale all’amico Carletto e alla Letizia della Pizzeria IL BORGHETTO; auguro di passare un Sereno Natale a tutto il personale del supermercato Amico di Bannia; auguri di Buon Natale al personale del panificio Pin Natale di Bannia; un sincero augurio di Buon Natale va al Bar Attenti a Quei Due di Bannia; auguri di Buon Natale anche alla latteria di Bannia e quindi un immenso augurio a tutto il mio piccolo paesino, Bannia.
Con la speranza di non aver dimenticato nessuno rinnovo gli auguri a TUTTI coloro che mi conoscono, che mi seguono e che mi stanno aiutando in quest’impresa sportiva estrema… BUON NATALE A TUTTI

OTTANTUNESIMO GIORNO

Eccomi nuovamente qui ad aggiornarvi sulla parte finale del viaggio in bicicletta. Una settimana, l’ultima, mi divide da Santiago. Ieri ho lasciato la Terza Regione entrando così sulla Quarta. Sto percorrendo la Panamericana e credetemi è più complicata di quanto pensassi. Negl’ultimi cinque giorni ho percorso 370 chilometri e togliendone 100 su terreno piano, i rimanenti hanno avuto uno sviluppo con un’ alternanza di salite e discese incredibile. Finiva una discesa e cominciava una salita, finiva la salita e riprendeva un’altra discesa per poi salire nuovamente, così per centinaia di chilometri e questo sarà ciò che mi attenderà anche da qui alla meta finale. Questa alternanza crea problemi muscolari in particolar modo alle gambe messe continuamente sotto tensione. E’ preferibile una lunga salita sviluppata con un ritmo costante che questo alternarsi di salite e discese. Fortunatamente il fondo è asfaltato e le discese le prendo a tutta velocità cercando di guadagnare chilometri nel più breve tempo possibile. Da qualche centinaia di chilometri la strada si è ridotta da quattro a 2 corsie ma da domani riprenderà con quattro. Dall’ultima volta che ci siamo sentiti ho passato i giorni fino a oggi attraverso l’entroterra semidesertico dove non solo cactus ed altre piante grasse trovano la possibilità di vivere ma anche tante altre specie di fiori dai colori più stravaganti non per niente questa riserva naturale protetta prende il nome di “Desierto Florido”. E’ incredibile come questi fiori dall’apparenza fragile, riescano a nascere, crescere e sopravvivere in ambienti tanto aridi ed estremi colorando così queste immense distese di sabbia e roccia. Tutto questo ha ovviamente una spiegazione scientifica… aria umida e nebbia si formano sulla costa e sul Pacifico e ogni giorno raggungono queste zone dando così la possibilità di vita a questi fiori. Questa nebbia prende il nome di “camanchaca”. Ora mi trovo nuovamente sulla costa e per i prossimi quattro giorni costeggerò il Pacifico per poi addentrarmi nuovamente verso sud-est e quindi raggiungendo Santiago. Vi comunico che i due borsoni con tutto il materiale occorrente la scalata sono arrivati integri a Santiago rimanendo però bloccati in dogana fino al mio arrivo. Qualche problemino con le dogane di tutto il mondo c’è sempre si sa… Questo Natale lo passerò interamente sulla strada a pedalare pensando a tutti voi intenti ad abbuffarvi di tante cose buone. Il meteo qui rimane stabile. Nuovoloso con nebbia la mattina fino alle dieci circa lasciando poi il posto al sole cocente che splende alto nel cielo blu senza nuvole. Vento leggero la mattina soffia da nord nord-ovest girando nel pomeriggio e soffiando da sud sud-ovest. Ho forti dolori ai muscoli delle gambe e una fastidiosa infiammazione al collaterale del ginocchio destro mi tiene compagnia da più giorni. Ora solo qualche giorno di riposo potrà rimettermi in assetto.
Auguro a tutti voi Buone Feste e un Sereno Natale con le vostre famiglie. Io, da questa sperduta parte del mondo, vi penserò. Ancora Buon Natale. A presto

SETTANTACINQUESIMO GIORNO

Questo lungo viaggio in bicicletta si sta ormai portando verso la fine, ancora tredici giorni di marcia lungo la Panamericana. Lo ambiente stesso è cambiato, le lande desolate dell’ormai lontano deserto di Atacama, solcato da piste di terra di notevoli difficoltà hanno lasciato lo spazio ad una grande e lunghissima strada asfaltata a più corsie, i villaggi si susseguono, piante grasse e fiori punteggiano il terreno circostante via via sempre di più. Ora mi trovo a Copiapò, città alle porte della quarta regione del Cile. Siccome pedalare per ore e ore lungo una vera e propria autostrada a quattro corsie (due per senso di marcia) con caselli, aree di sosta e colonnine del telefono per S.O.S. non mi entusiasmava moltissimo, ho approfittato della zona per uscire da questa strada e solcare per l’ultima volta piste di terra immerse in una natura favolosa, tra deserto e oceano… parlo del parco naturale “Pan de Azucar” che ho lasciato ormai da quattro giorni. Un’area protetta dove nidificano i pinguini, corrono gli alpaca e volano a pelo d’acqua i pellicani. Spiaggie di sabbia bianchissima hanno fatto da base alla mia tenda per più notti. Solo, di fronte ad un oceano infinito attendendo il sorgere del sole a est la mattina e il tramonto, la sera. Una sfera rosso fuoco che lentamente scende “dietro” l’orizzonte piatto del Pacifico che in un certo senso funge da sipario, regala emozioni uniche ed indescrivibili. Guadare questo spettacolo che la Natura regala ogni giorno, seduto all’interno della mia tenda mentre bevo un caffè appena preparato nel bel mezzo di una spiaggia candida è letteralmente grandioso. Un senso di pace assoluta e di tranquillità invade ogni singolo centimetro del corpo e dello spirito.
Dopo questi pensieri che la Natura, che tanto amo, mi ha permesso di raccontare torniamo “a terra”.
Oggi è il mio ultimo giorno di riposo, da qui a Santiago, diretto senza soste intermedie. Il tempo si mantiene bello e il sole è sempre presente bruciando e portando quindi la temperatura fissa sui trenta gradi. Il vento, ormai di debole intensità, soffia da nord nord-est la mattina e da sud sud-ovest nel pomeriggio calando, fino a cessare, la sera. Fisicamente mi sento ogni giorno sempre più stanco, le tre prove che ho superato negl’oltre due mesi passati pesano sui muscoli rendendo così sempre più difficile procedere nella marcia. Stringo i denti come ho sempre fatto. L’Aconcagua è là che mi attende. Questo pensiero è fisso e costante nella mia mente come un marchio a fuoco. Un grande saluto a tutti, conto di riaggiornare prima di Natale per poter farvi gli auguri in diretta. Tra pochi giorni è Natale e qui, con questo caldo, non me ne rendo ancora conto. A presto

SESSANTANOVESIMO GIORNO

Sto scivendo da un magnifico luogo a poche centinaia di metri dall’oceano Pacifico. Lasciata Antofagasta, mi sono diretto verso sud per una strada secondaria e nuovamente attraverso zone desertiche. Ormai ci sto quasi facendo l’abitudine. Dopo tre giorni di salite, una lunghissima discesa mi ha riportato a livello del mare. Ieri ho passato la notte all’interno della mia tendina su una spiaggietta di sabbia bianca incastonata tra imponenti scogli e rocce a pochi metri da onde che si infrangevano cosí impetuosamente da rendere il tutto, straordinario! L’alternarsi di salite e discese mi rende la vita difficile. Il fisico é molto tirato e i dolori muscolari da sovrasforzo sono continuamente presenti ad ogni mio movimento. Un dolore tendineo al ginocchio destro mi sta tenendo compagnia da qualche giorno. Con la mente sono giá rivolto all’Aconcagua. Sará una tappa dura e difficile sotto tutti gli aspetti per questo non vedo l’ora di raggiungere Santiago per potermi dedicare solo a Lei. Oltre questo, vi posso felicemente comunicare che oggi ho avuto l’onore e l’immenso piacere di vedere e fotografare una colonia di pinguini arroccati su un enorme sperone roccioso a picco sul mare. Ho lasciato la mia bici sul ciglio della strada e mi sono arrampicato per portarmi il piú vicino possibile e un po’ anche con l’aiuto dello zoom, li ho immortalati in vari momenti. Incredibili animali. Questo incontro mi ha sicuramente rallegrato la giornata. Il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre scorso, mi trovavo in uno dei luoghi piú rinomati e affascinanti a livello mondiale tra gli amanti del parapendio. Per nessun motivo al mondo avrei rinunciato ad un volo. Da paracadutista era un’occasione da non perdere e cosí dopo qualche peripezia per caricare la mia bici e tutte le borse su una jeep, sono salito in compagnia di altri parapendisti, in cima ad una montagna fronte mare e da lí VIA per l’incredibile volo. Un’emozione indescrivibile. In aria sto benissimo! Dopo un’ora di volo siamo atterrati sulla spiaggia e al pomeriggio VIA per un secondo volo di quasi due ore ma da un altro punto, da circa 1.000 metri. Tra forti correnti d’aria, termiche e virate strette… mi sono proprio divertito. In questo viaggio ho cosí unito i 3 elementi: acqua, terra e aria. Per i prossimi giorni mi attenderá un’alternanza di deserto e oceano, entroterra e costa. Rinnovo un enorme saluto a tutti. Grazie