NOVANTASEIESIMO GIORNO

In questi due giorni di permanenza a Mendoza ho svolto tutte le questioni burocratiche e i relativi permessi di accesso per l’Aconcagua. Domani un mezzo mi porterà a Punta de Vacas (punto di partenza per la salita), dove svolgerò tutte le pratiche di peso e controllo materiali e passerò la notte. Lunedì mattina caricherò il materiale sulla schiena del mulo e inizierà l’avventura. Ho avuto modo oggi di parlare con una guida andina sulle condizioni della montagna e del ghiacciaio in particolare e mi ha riferito che nei giorni scorsi è nevicato parecchio. Per questo motivo le condizioni attuali del Ghiacciaio dei Polacchi non sono ottimali in quanto è molto carico di neve, si sono formate grandi placche e diversi seracchi sono presenti a quota 6.400 metri all’altezza del “collo di bottiglia”, passaggio chiave della salita. Secondo i miei calcoli dovrei tentare l’attacco alla cima per la via Diretta dal Campo 2 il giorno 20 gennaio con partenza verso le ore 4:00 del mattino, prima dell’alba il ghiaccio dovrebbe essere in ottime condizioni e riuscirò teoricamente a raggiungere la cima entro l’orario limite delle 13:00. Il progetto prevede la ridiscesa dall’altro versante, attraverso un primo tratto di misto fino a circa 6.500 metri dove prenderò un lungo traverso che, aggirando un fianco della montagna, mi riporterà al Campo 2 dove ritroverò la mia tenda e gran parte del materiale. Una salita fatta in questo modo mi permetterà di compiere una vera e propria traversata della montagna. Ovviamente se le condizioni del ghiaccio me lo permetteranno. Secondo le ultime previsioni meteo troverò tempo sereno con venti superiori ai 120 Km/h almeno fino a giovedì 12 gennaio. Mi sento molto carico e pronto ad affrontare quest’avventura. Da lunedì 9 gennaio (giorno di inizio salita) aggiornerò quotidianamente il diario sul mio sito attraverso il telefono satellitare, chiunque voglia potrà quindi seguire giorno per giorno l’intera salita. Con la speranza di essere riuscito a trasmettere qualche emozione fino ad oggi, vi saluto con un abbraccio augurandomi di potervi mostrare le foto di vetta al mio rientro. A presto

NOVANTAQUATTRESIMO GIORNO

Finalmente sono arrivato in Argentina. Ora mi trovo in un piccolo hotel di Mendoza, città alla base della cordigliera andina. Da qui partono tutti gli alpinisti diretti sull’Aconcagua e dintorni. Questa mattina ho avuto modo, dal bus, di vedere a distanza l’Aconcagua e vi assicuro che è gigantesca… le nubi di color nero che avvolgevano e nascondevano la sua cima le hanno dato un aspetto spettrale ai miei occhi. Fa davvero paura, la più alta in mezzo ad altre innumerevoli cime che formano questo tratto di cordigliera tutte avvolte da minacciose nubi grigie. Enormi pareti di roccia friabile macchiate da piccoli e grandi ghiacciai sospesi. Come avrete capito, il maltempo mi ha accolto con un ben arrivato a Mendoza. In città il tempo è variabile e il vento soffia a raffiche forti. Domani mattina mi incontrerò con un alpinista della zona che oltre ad aver scalato diversi ottomila è un gran conoscitore dell’Aconcagua e col suo aiuto e i suoi consigli organizzerò la salita con i muli al campo base, pagherò il permesso di salita e svolgerò tutte le pratiche burocratiche.
La città, gli hotel, gli ostelli, i bar, ecc. sono pieni di alpinisti di ogni nazionalità. In gruppi numerosi, in coppie, con le guide e senza guide, c’è un po’ di tutto e tutti, come me, tenteranno di raggiungere la cima più alta dell’emisfero sud. Per il momento ho saputo e constatato di essere forse l’unico “solo” in questo periodo a tentare la salita senza quindi appoggio di guide o di agenzie specializzate. Tramite un carissimo amico, che qui è il presidente della comunità friulana, stiamo cercando di trovare il mulo per il trasporto del mio materiale. Domani quindi gran giornata di trattative e organizzazione. Fisicamente mi sento bene e mentalmente pronto ad affrontare questa importante salita. I giorni di riposo a Santiago sono stati molto utili per recuperare le forze. A presto

NOVANTADUESIMO GIORNO

Tra due giorni partirò alla volta di Mendoza, Argentina. Ieri pomeriggio ho acquistato il biglietto del bus. Partirò il giorno 5 gennaio alle ore 8:40am. Il mio soggiorno a Santiago sta per scadere. In questi giorni ho avuto modo di riposare e di completare tutti i preparativi nell’organizzazione della salita. Ho controllato i materiali uno per uno. Ho poi selezionato il materiale che mi ha accompagnato in questi ultimi tre mesi, una buona parte restarà qui a Santiago e alcune cose le porterò con me sulla montagna. Gli ultimi aggiornamenti su clima e meteo promettono bene anche se basta mezz’ora per stravolgere tutto. Le temperature si sono alzate sensibilmente. A Mendoza la temperatura registrata è di 35°C, queste alte temperature sono dovute al viento sonda, un vento caldo che colpisce la zona in questo periodo alzando inevitabilmente le temperature anche in quota. A Punta de Vacas, il punto di partenza per la salita all’Aconcagua (2.450mt), la temperatura media è di 18°C; a Plaza Argentina, campo base (4.210mt), la temperatura media registrata è di 2/3°C di giorno e -5°C la notte; al Campo 1 (4.950mt) la temperatura media registrata oscilla dai -7°C ai -14°C; al Campo 2 (5.900mt) la temperatura media oscilla dai -10°C ai -18°C; per finire le temperature medie in cima oscillano dai -19°C ai -27°C. Il vento in questi giorni si mantiene fortunatamente debole e moderato. Due giorni fa sono caduti circa 15cm di neve. Il Ghiacciaio dei Polacchi ora è in buone condizioni per risalirlo. Ho previsto l’inizio vero e proprio della salita per domenica 8 gennaio. A Mendoza in due giorni dovrei riuscire a svolgere tutte le pratiche burocratiche compreso il pagamento del “permesso di salita” senza il quale non potrei salire. Conto di darvi nuovi aggiornamenti quando arriverò a Mendoza. Un saluto a tutti. A presto

BUON ANNO

A tutte le persone che mi conoscono, a tutte le persone che mi seguono e a tutte le persone che mi hanno e mi stanno aiutando lungo quest’avventura… auguro dal profondo del cuore un 2012 ricco di emozioni e di grandi soddisfazioni. Seguite i vostri sogni, ascoltate le vostre volontà e fatevi trasportare dalle vostre passioni.
Auguri

OTTANTOTTESIMO GIORNO

Eccomi giunto a Santiago dopo quasi 90 giorni di viaggio. Un viaggio duro ed impegnativo ma che mi ha regalato grandissime emozioni. Ho esplorato luoghi incredibili nel mezzo di una natura selvaggia e spesso ostile. Ho pedalato attraverso deserti di sale, montagne, vulcani, strade asfaltate, di terra, di sassi, di sale… ho superato villaggi sperduti in alta quota dove uomini temerari vivono allevando guanaco e lama, ho passato grandi città minerarie, immense miniere dove estraggono rame, litio e metalli vari. Lungo la costa l’oceano mi ha regalato panorami e tramonti indimenticabili, villaggi di pescatori mi hanno accolto offrendomi ciò di cui vivono, pesce pescato con grandi sacrifici ogni notte in Pacifico. Sole, vento, freddo e tempeste di sabbia mi hanno accompagnato lungo il viaggio costringendomi ad adattarmi alle loro “volontà” e a questa Natura estrema.
La bicicletta, un mezzo incredibilmente resistente, mezzo per me di “collegamento” di tre stati sudamericani. Inutile cercare di spiegare o descrivere l’emozione provata quando ho raggiunto Santiago. Gli ultimi chilometri li ho passati pedalando lentamente e riflettendo su tutto ciò che ho passato e su tutta la strada percorsa per arrivare fin qui. Ora mi attenderà una settimana di riposo dove cercherò di ritrovare le forze e dove organizzerò al meglio l’importante salita all’Aconcagua. Un grazie va a tutti voi che mi seguite e che mi avete sempre incoraggiato durante questi tre mesi.

OTTANTAQUATTRESIMO GIORNO

Prima di tutto voglio ringraziare le molte persone che mi hanno fatto gli auguri per questo Natale un po’ “diverso”, almeno per me. Scrivo questa pagina di diario anche per mostrarvi dove ho passato la mia notte di Natale. Il giorno del 24 dicembre è stato lungo ed impegnativo ho pedalato per 107 chilometri finendo alle 19.00 (ora locale). Essendo l’ambiente molto cambiato sono riuscito a sistemare la mia tenda nel mezzo di una riserva naturale tra rovi, cactus, cespugli e alberi da frutto di ogni genere. Unico aspetto negativo: i moscerini!!! L’alto tasso di umidità di queste zone permette la loro proliferazione. Anche la fauna è cambiata. Bellissimi cavalli selvatici corrono liberi su praterie insieme a capre, lepri e volpi. Inoltre questo ambiente permette la vita a diversi tipi di ragni e serpenti. Molti sono i rapaci che volano alti nel cielo. Il mio cenone della vigilia è stato: un panino con avocado e formaggio di capra, un tonno in scatola, un melone, 3 biscotti al cioccolato e un caffè (solubile). Il giono di Natale invece è andata peggio. Ho pedalato per 11 ore consecutive per 93 chilometri complessivi. Non ho avuto un tratto di strada piatto. Un’alternanza continua di salite e discese. È stata dura ma ho raggiunto la meta prefissata. Ho dormito all’interno della mia tenda posizionata su un prato accanto ad un casello autostradale. Oggi ho raggiunto la cittadina di Los Vilos. Mi trovo a 230 chilometri da Santiago e quindi mi attenderanno gli ultimi quattro giorni di bicicletta. Fisicamente sono molto stanco. Ho forti dolori ai muscoli delle gambe. Spero che i giorni di riposo a Santiago aiutino a rimettermi un po’ in assetto così da affrontare al meglio la salita all’Aconcagua. Un grande abbraccio a tutti, ci risentiremo a Santiago

UN ENORME IN BOCCA AL LUPO VA A SIMONE MORO CHE OGGI È PARTITO. TENTERÀ LA PRIMA SALITA MONDIALE IN INVERNALE DEL DIFFICILE NANGA PARBAT. GLI AUGURO IL MASSIMO PER PORTARE A TERMINE QUESTA ARDUA IMPRESA COSÌ DA PORTARE ANCORA PIÙ IN ALTO IL LIVELLO DELL’ALPINISMO ITALIANO E MONDIALE. CON GRANDE STIMA, BUONA FORTUNA SIMONE.