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Miei cari amici oramai sono quasi arrivato ai cento giorni di viaggio da quando, nel lontano tre settembre ho lasciato l’Italia.

Nove giorni sono trascorsi dall’ultimo aggiornamento su questo diario, mi trovavo ancora nell’Uttar Pradesh, precisamente nella città di Agra e ora rieccomi qui a digitare i quasi consumati tasti del computer portatile da un’altra bellissima località, famosa per la sua “città blu”, per la “torre dell’orologio” e per il “forte” che la sovrasta… parlo di Jodhpur, nel cuore del Rajastan. In questi ultimi 600 chilometri ho vissuto così intensamente ogni singolo istante provando emozioni e vivendo situazioni talmente particolari e intense che mi viene difficile riuscire a metterle nero su bianco. Più vado avanti, più entro in questa India e più mi rendo conto che è straordinaria. Credetemi quando vi dico che non saprei da dove iniziare a raccontarvi come ho passato e vissuto gli ultimi nove giorni. Pedalo per molte ore al giorno, vivo sulla strada e nella strada fatico, sudo, mangio, parlo con la biciletta, faccio gli incontri più assurdi e straordinari… il territorio è mutato da pianeggiante a collinare con delle basse montagne spigolose color ocra a fare da contorno e ora sono passato ad un ambiente prevalentemente desertico. Poco prima di raggiungere la città di Jaipur, nonché capitale del Rajastan, si è accidentalmente rotto un raggio della ruota posteriore della mia bicicletta, fortunatamente riparato presso una specie di negozio lungo la strada. Per il resto la bici funziona benissimo. Fisicamente mi sento bene anche se stanco e sempre più provato dai tanti chilometri alle spalle. Le gambe sono spesso indolenzite e ho continui dolori ai muscoli della schiena a causa della posizione che mantengo per così tante ore. Le temperature sono molte alte, pensate che son tre giorni che il termometro dalle 10:30am non scende sotto i 40°C! In cielo non c’è alcun tipo di nuvola nemmeno di piccole dimensione, uno spettacolare cielo azzurro mi sveglia la mattina e mi accompagna fino a sera lungo questa mia marcia verso ovest. Le persone sono indubbiamente meno invadenti, più rispettose e anche un po’ più colte rispetto a quelle incontrate nello stato precedente. Oggi, dopo 80 chilometri ho attraversato la cinta  muraria che proteggeva questa città diversi secoli or sono. Ora infatti mi trovo al suo interno alloggiato presso una guest house con vista sull’imponente forte. In tutta la città però si respira un’aria di leggera tensione o almeno io l’ho percepita ancora a diversi chilometri di distanza quando lungo la strada hanno iniziato a sfilarmi numerosi convogli militari, mezzi completamente armati (parlo di mitragliatrici pesanti e leggere poste sopra), elicotteri e aerei da combattimento che pattugliano costantemente questi cieli, tre basi militari situate appena al di fuori delle mura… ho cercato di scattare alcune fotografie ma i militari me l’hanno giustamente impedito, ci ho riprovato ma un ufficiale mi fatto cancellare la foto scattata, se avessi fatto una cosa del genere in Russia o in Cina a quest’ora sarei dietro le sbarre, ma si sa che l’esercito indiano ha una buona dose di elasticità e tutto si risolve con un sorriso e una sincera stretta di mano. Questo dispiegamento di forze avviene per la vicinanza con il Pakistan e le misure di sicurezza si sono alzate dopo l’attentato a Mumbai da parte di una cellula terroristica di matrice pakistana. Ma almeno qui non c’è il coprifuoco delle 9:30pm che avevo quand’ero nel Kashmir nel 2009.

Domani, una volta uscito dalla città, inizierà la difficile traversata del Deserto del Thar. Conto di impiegarci sei giorni, in totale isolamento, attraverso un territorio difficile ed impegnativo. Da prima punterò verso nord per una quarantina di chilometri per poi dirigermi verso ovest fino ad arrivare a pochissimi chilometri dal martoriato confine di stato… da quel punto riprenderò la marcia verso nord-est fino a raggiungere la città di Jaisalmer nel cuore del deserto per un totale di circa 350 chilometri.

Un grande e sincero saluto a tutti voi,

Danilo

8 commenti su “NOVANTOTTESIMO GIORNO

  • Daniele ha detto:

    Bravo Dan!!!! continua cosi che vai alla GRANDISSIMA!!!!!!! Spettacolari le foto ,molto curiosa quella del trattore!!!! ma cosa aveva sopra???,un grande abbraccio,Ciaoooooo………

  • Danilo ha detto:

    Caro Daniele, ti ringrazio per questo tuo messaggio… cos’aveva sopra il trattore?!? eh, bella domanda 😉 ti rispondo solo dicendo che “sono indiani” quindi ci si può aspettare di tutto.
    So che sabato sarà il compleanno dell’Aurora, falle gli auguri anche da parte mia.
    Ti mando un abbraccio e ricordati di salutarmi tutti quanti lì a casa, grazie.

  • Andrea ha detto:

    Bellissime immagini.
    Danilo… avanti sempre!!!

  • MAURIZIO ha detto:

    CIAO DANILO,
    Tu non mi conosci, ma io ( di fama ) si.
    Mauro, che lavora in Eurobevande, mi parla spesso di te e penso ti abbia parlato, in passato, di alcune iniziative e serate che abbiamo in programma nel nostro locale, riguardanti l’India e viaggi in generale.
    Complimenti !!!! se un figo !!! Mi sono collegato ora al tuo sito per vedere il programma di viaggio e ho notato che per fine anno, quando saremo anche noi in Rajastan, oramai sarai già avviato verso sud.
    Pazienza, ci conosceremo di persona quando entrambi rientreremo dai nostri viaggi, ho riconosciuto nelle tue foto istanti che abbiamo vissuto e immortalato anche noi nel viaggio precedente ed ora non vedo l’ora di fiondarmi nuovamente ad inebriarmi di semplicità, profumi e colori che offre questo meraviglioso paese del quale sono letteralmente innamorato ( sembrerebbe che nella mia vita precedente abbia vissuto nel sud ).
    Ti auguro un grande ” in bocca al lupo ” per la tua avventura in terra indiana e arrivederci a presto.

    MAURIZIO
    P.S.: tra Agra e Jaipur sei passato per ABBANERI ? Posto magico ed unico, anche per il villaggio adiacente !!!!

  • Danilo ha detto:

    Grazie di cuore mio carissimo amico!!! Un abbraccio grande

  • Danilo ha detto:

    Caro Maurizio…. si Mauro me ne aveva già parlato tempo fa di queste iniziative.
    Ti ringrazio per i complimenti e ritengo che l’India sia un “gran” paese ma con moltissimi rovesci di medaglia. Non è tutto oro ciò che luccica. Non so come viaggi tu ma io con queste avventure vedo e vivo il cuore VERO di ogni Paese ma allo stesso tempo capisco i turisti che vengono portati nei bei posti battuti o che vivono per un’ora un villaggio per poi rientrare nei loro mezzi belli comodi gustandosi i migliori piatti della cucina indiana, peccato che l’India non questa!
    Un grande abbraccio e ci rivedremo in Italia… perché per fine anno starò già uscendo dal Gujarat.

  • elio costalonga ha detto:

    E’ un peccato arrivare alla diciannovesima foto, poi la ventesima.. peccato che finiscono, troppo belle!! bravo Danilo! 🙂

  • Danilo ha detto:

    Grazie Elio, mi fa piacere ti siano piaciute ….

  • I commenti sono chiusi.

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