Ormai la Crimea è lontana. Da alcuni giorni sono entrato nelle regioni dell’Ucraina meridionale resa splendida com’è oggi, dall’imperatrice russa Caterina la Grande. 
Ritenuta da sempre “terra di nessuno”, in quanto interposta tra i Cosacchi e la Crimea.

Queste terre sono ricche di storia, cultura, paesaggi straordinari e città dalle particolari bellezze. Ora mi trovo ad Odessa ma su questa importante città sul mare dedicherò una pagina di diario a parte quindi non mi soffermerò oltre.

In questi ultimi giorni di pedalate ho avuto modo di conoscere la vera cultura contadina. Attraversando molti villaggi ho potuto soffermarmi ad ammirare come ancora molte famiglie vivano in condizioni per noi “disagiate”, ma se andiamo a guardare oltre l’impatto iniziale vi assicuro che si scopre ben altro. Persone, uomini, donne, anziani e bambini che vivono con la terra e per la terra. Gente semplice con un grande cuore mi ha ospitato servendomi cibi preparati con la fatica di giorni… ho mangiato formaggi prodotti in casa con il latte dei propri bovini che ogni giorno portano al pascolo, bevuto il latte caldo appena munto, mangiato carne di gallina e lardo di maiale di animali che vivono a stretto contatto con questa gente… e ho anche bevuto molta vodka fatta in casa.

Tra pochi giorni lascerò questo immenso Paese e ora che ho raggiunto Odessa posso confermare una frase letta tempo fa su una guida: “L’Ucraina è uno degli ultimi, autentici paesi di frontiera europei, una nazione generosa, ricca di tradizioni, di colore e di calore umano, una terra per viaggiatori che amano fuggire dagli itinerari più battuti”.

Posso solo che confermare tutto ciò. La gente è straordinaria, i luoghi affascinati… una terra particolare che consiglio a chiunque di visitare e scoprire in tutte le sue bellezze.
Tre pochi giorni mi avventurerò nelle fertili zone della Bessarabia Meridionale al confine con la Romania; zona racchiusa tra i fiumi Danubio e Dnister, culla della Riserva della Biosfera del Delta del Danubio.

Ho quindi ritrovato il mare che costeggerò nei prossimi giorni di avventure puntando verso ovest e riducendo sempre più la distanza tra me e la mia amata Italia.
Malgrado l’arrivo del freddo siberiano, a tutti mando un caloroso saluto.

Danilo

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