Miei cari amici, ecco una nuova pagina di diario direttamente dall’ottava montagna più alta della Terra.

Purtroppo i vari problemi sui collegamenti satellitari mi stanno impedendo di aggiornarvi come vorrei, in modo più frequente e con delle foto capaci di descrivere al meglio questo straordinario ambiente, ma sto facendo il possibile credetemi!

In questi ultimi giorni passati, sono salito lungo il versante della montagna per due volte.
La prima volta ho raggiunto quota 5.700mt. dove ho piazzato Campo1 portando su una certa quantità di materiale necessario alla salita. Nella seconda, sono rimasto su più giorni portandomi fino a 6.400mt. a Campo2 dove ho passato la notte (passando per C1) e l’indomani sono salito ancora più in alto fino ai 6.900mt. di Campo3. Proprio a C3 ho piantato la mia seconda tenda (spostata da C2) con il materiale necessario per portarmi successivamente a quota 7.400mt. dove pianterò il mio Campo4 e da dove, la notte stessa, attaccherò la vetta del Manaslu a quota 8.163mt.

Il tratto che separa C1 da C2 è molto tecnico con tratti di ghiaccio verticali, enormi seracchi sospesi, attraversando insidiosi crepacci profondi centinaia di metri su instabili “scalette di alluminio”. A tutto questo va inevitabilmente aggiunto il carico portato sulla schiena con il materiale necessario per la mia salita. Fortunatamente questo tratto l’ho superato in una giornata di sole fantastica.
Da C2 a C3 il meteo è cambiato, il sole ha lasciato spazio alle nuvole grigie e quindi poca visibilità. La salita, costante, anche se non tecnica si è rivelata molto impegnativa in quanto accusavo la fatica dei due giorni precedenti, il carico che portavo sulla schiena e l’aumento della quota. Dopo varie ore ho raggiunto l’importante Campo3 nel quale ho passato una notte difficile a causa di una forte bufera di neve che ha travolto l’intero campo con impetuose raffiche di vento e un’abbondante nevicata, abbassando di molto le temperature. Il freddo che ho sopportato per tutta la notte non mi ha reso affatto la vita facile. La mattina seguente, subito dopo l’alba, ho deciso di scendere “velocemente” fino a Campo Base scongiurando di venir travolto da una valanga in quanto il rischio si era alzato in modo esponenziale con la nevicata della notte.

Ora mi trovo al BC dove mi sto rilassando consapevole di aver due tende con il materiale utile all’attacco alla vetta a C1 a 5.700mt. e C3 a 6.900mt.
Sto aspettando solo la “finestra” utile di meteo stabile e sereno per ripartire, risalendo la montagna fino in cima e rientrare. Purtroppo è da due giorni che quassù sta scaricando una grossa quantità di neve, giorno e notte grosse e rumorose valanghe si staccano tutt’attorno rompendo un silenzio quasi surreale. So che dovrò avere pazienza e so benissimo che è un gioco di nervi non così semplice da gestire ma sono venuto fin qui per giocarmi tutte le carte e così farò.

Come al solito vi ringrazio e vi mando un forte abbraccio,
Danilo.

3 commenti su “Diario – Manaslu

  • Luca da Prato ha detto:

    Ho letto questa poesia di Emily Dickinson e ho pensato alle tue imprese te la voglio dedicare:

    Quando staremo sulla sommitá delle cose
    E come gli alberi, guarderemo giu
    Il fumo sará del tutto dissipato
    E specchi sulla scena

    A spargere luce nessun’anima strizzerá gli occhi
    Eccetto quelle che hanno crepe
    Quelle solide come colline- staranno
    Nemmeno il fulmine le spaventa

    I perfetti in nessun luogo hanno paura
    Essi spingono le impavide fronti
    Dove gli altri non oserebbero andare a mezzogiorno
    Protetti dai loro atti

    Le stelle osano brillare talvolta
    Su un mondo maculato
    E i soli, vanno piú sicuri alla prova
    Come se un asse impugnassero

    Saluti
    LUCA

  • Gianfranco ha detto:

    Grande Danilo!!! Siamo tutti con te!!!
    “Dur tal dur”!!!!!

  • Andrea ha detto:

    Come sempre….Grande Danilo!!!!

  • I commenti sono chiusi.

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