“Non sono stati i letti morbidi o le belle mangiate
a infiggersi nella mia memoria.
Sono stati i giorni e le settimane passate
nel mondo incontaminato con il freddo e la fame,
a fare di me quello che sono.
… E avevo nostalgia di loro,
per quanto mi facessero anche paura”.
Reinhold Messner
Ho deciso di iniziare questa mia ultima pagina di diario con una celebre frase scritta dal più grande alpinista di tutti i tempi perchè l’ho ritenuta calzare perfettamente il mio stato attuale.
Ripensando ora, seduto tranquillamente e protetto da intemperie, mi rendo perfettamento conto che ciò che ricordo, ciò che è rimasto indelebile nella mia memoria e ciò che in un certo senso mi manca sono proprio quei momenti difficili, dove faticavo a procedere, dove avevo fame e lo stomaco faceva male, dove non avevo la certezza se fosse arrivato “domani”. Lungo questo viaggio ho dormito nei luoghi più strani dal mezzo del deserto a lungo una strada, isolato in qualche spiaggia sul lago o all’interno di stazioni di polizia, da case di contadini o pescatori a seimila metri in una tenda stravolta da venti gelidi. Queste sono le cose che ricordo di più e delle quali sento nostalgia. I momenti duri, difficili ti costringono a reagire. Non hai scelta e la reazione porta inevitabilmente ad un’azione. Questa per me è “libertà”. La vera libertà per me non è andare contro le regole per il gusto di farlo, per sentirsi liberi. Questo purtroppo è un concetto di molti giovani d’oggi. La vera e pura libertà la vivo dentro me stesso, la cerco, la provo e mi confronto con lei. Essere liberi significa per me trovarsi soli, nel mezzo di una Natura difficile e selvaggia dove ogni ritmo, ogni decisione, ogni passo viene deciso da un mio senso di volontà e calcolo. Nessuno mi ha mai costratto a pedalare di più o di meno come nessuno mi ha costretto a decidere come organizzare l’acclimatamento o tante altre cose. La Natura spesso ti mette alle strette e questo lo trovo emozionante e spesso eccitante. Il vento, il caldo, il freddo… fiumi, montagne e deserti questa è Natura con la “N” maiuscola. Un errore di calcolo, un errore di “libertà” può costare caro. Ad esempio sull’Aconcagua ho deciso, come sto facendo da quattro mesi, in autonomia perchè sono libero, perchè mi sento felicemente libero. La decisione di aiutare due persone in difficoltà mi ha portato a rimanere oltre diciassette ore a quote superiori ai seimila metri a bassissime temperature e questo inevitabilmente l’ho pagato con un principio di congelamento alle dita dei piedi. Ma sono felice perchè l’ho deciso io… La Natura mi ha avvertito. Dall’alto mia ha detto: “non scherzare tanto con me perchè alla fine sono io a decidere le sorti di tutti, liberi o non liberi”.
Questo viaggio mi ha dato molto da un punto di vista introspettivo. Vivere per mesi a contatto con una Natura per certi aspetti estrema ti permette di guardare oltre. Noi abbiamo due occhi e due orecchie ma spesso non bastano questi sensi per “sentire”. Ascoltare ad occhi chiusi, l’ho fatto spesso lungo questo viaggio. Ammirare la profondità del cielo disteso accanto alla mia tendina o tastare ed accarezzare le acque blu del lago. Sensazioni uniche che vanno ben oltre a vista ed udito, queste cose per me sono fantastiche. Solo la Natura è in grado di regalare tutto ciò. Non è facile raggiungere certi momenti. Dobbiamo imparare a staccarci da tutto ciò che è facile, da tutto ciò che è “sicurezza”.
Quando sono partito mi sono detto: “Danilo, stai lasciando la certezza per l’incertezza” beh ora dico anche che se non fosse stato così probabilmente non sarei neanche partito e sicuramente tutto ciò che avrei vissuto non avrebbe avuto lo stesso significato.
Vivere dei mesi a stretto contatto con Natura, culture, persone e animali è molto difficile ma è in assoluto la cosa più forte o ci entri e vieni tagliato fuori.
Questo viaggio mi ha insegnato il concetto di “lentezza”. In un mondo frenetico, impazzito dove tutto subito dove se vai in un bar e non ti arriva entro tre secondi il caffè si inizia a brontolare beh devo dire la verità, in questi quattro mesi ho VISSUTO! Quasi Trecento chilometri in canoa alla media di quattro chilometri orari, oltre Quattromilacinquecento chilometri in bicicletta alla media di nove chilometri orari e il raggiungimento del tetto delle Americhe alla velocità di un bradipo. Tutto ciò mi ha insegnato che si può arrivare ovunque l’importante è volerlo, fortemente volerlo.
“I LIMITI ESISTONO SOLTANTO NELLA NOSTRA TESTA”
Danilo Callegari
10 commenti su “SOUTH AMERICA EXTREME – CONCLUSIONE”
danilo , buon giorno , due piccole parole che racchiudono le sensazioni che mi hai fatto provare nel tuo racconto , io so della tue esistenza da qualche mese , solo xke ci si vede in palestra , mi esprimo cosi , perchè dire: ” ti conosco da qualche mese ” , mi sembra esagerato , conoscere una persona è ben altro , non che questo sia una cosa negativa , ma semplicemente un dato di fatto. Mi sono fatto un idea ben precisa di quanto la tua persona possa dare alle altre persone , la prima cosa che viene in mente è : ” cazzo questo ha il pelo sullo stomaco , ma per dentro però non per fuori. Si sicuramente è vero , bisogna avere le palle quadrate per tentare certe esperienze , riuscirci poi non ne parliamo , ma sopprattutto negli occhi hai una gioria di vivere e di trasmettere che ai giorni nostri non ha nessuno. Ho raccontato di te a mia moglie e ci piacerebbe essere presenti quando raccoglierai tutti gli amici per presentare il resoconto della tua impresa , ci piacerebbe essere presenti perchè anche noi 2 viviamo la vita come la vivi tu , io sono un pescatore e la cosa piu bella è alzarsi alle 4 immergersi nella natura e ascoltare i rumori , annusare i profumi , rubare con questi 2 sensi , delle immagini della natura che gli occhi non possono darti , nulla di piu potente ti entra nel cuore se non le sensazioni ad occhi chiusi. Detto cio ti ringrazio per averci fatto partecipe della tua avventura , ti confido che ci hai emozionato e anche se son grande e grosso qualche lacrima mi è scesa , spero di rivederti presto.
Alessio
Grazie infinite a te Alessio per il bellissimo messaggio che mi hai scritto. Mi fa un enorme piacere essere riuscito in qualche modo a trasmettere “avventura” attraverso questo diario…
Per quanto riguarda le serate di presentazione la vostra presenza sarà per me fonte di grande piacere.
A presto, Danilo
Molto toccante questo racconto ..degno di una grande persona come te .
Questa volta la mia presenza non mancherà di certo alle serate …
Buon viaggio per il rientro …. a presto Flavio
una grande lezione di vita questa tua ultima pagina. apprezzo e condivido pienamente il tuo pensiero… sei un (“vecchio”) saggio caro danilo.
Ciao Flavio, beh ci conto… la tua presenza dovrà essere un fatto scontato 😉
a presto
Grazie Elio, mi fa piacere.
Ciao
Le tue parole come sempre colpiscono….e specialmente chi come noi le vive…sono come sempre una bella lezione da imparare…per crescere e trovare sempre nuovi stimoli per le avventure che ci proponiamo…che riusciamo a compiere…piu o meno grandi siano…ma sempre fatte con quella voglia di misurarsi con se stessi….in ambienti diversi….Nel corso dei viaggi avventura scopri il mondo che ti sta intorno…ma scopri anche il mondo che hai dentro…perchè solo lontano dalla vita comune frenetica si riesce a prendere una misura dimenticata….che poi fa crescere e migliorare nelle valutazioni di tutti i giorni, nella routine,nella frenesia e ti crea un bagaglio di esperienza raro!!! bellissima frase del guru MESSNER!!! io ti regalo ciò che avevo letto da MONTAGNE DI UNA VITA di un altro grande WALTER BONATTI che secondo me in tutto ciò che hai fatto….cito…WB
La solitudine è stata per me una scuola formativa,una condizione preziosa,un vero bisogno a
volte;mai un angoscia…
Il silenzio voleva dire ascoltarmi, parlarmi,riflettere.
E quando sogni che concepisci cose straordinarie,è quando credi che crei veramente,ed è soltanto allora che la tua anima supera le barriere del possibile…..
SPETTAKOLO questa è l’essenza di cio che fai secondo me…ALTISSIMO LIVELLO
Grazie mille Maurizio… sei sempre stato presente lungo tutto questo viaggio e la cosa mi ha fatto molto piacere. Dai tra poco due buone birre ad Alleghe non c’è le toglie nessuno.
A presto
Ciao Danilo,
La natura è la scuola di vita che tutti dovrebbero frequentare per capire quanto siamo fragili e poco rispettosi del nostro Pianeta. Sono sicuro che questa tua esperienza sportiva sensibilizzi molta gente, quindi preparati a fare molte serate per divulgare la tua avventura.
A presto Maurizio
P.s. Le tagliatelle ti stanno aspettando
E si Maurizio, la Natura è lunica vera “palestra” di vita! Magari fossi riuscito a sensibilizzare un po’ sul tema Natura. Pochi la rispettano.
Tagliatelle….. STO ARRIVANDO 🙂
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