Ieri, dopo quattro giorni di marcia, ho raggiunto il cuore dell’Ungheria, la sua città simbolo per eccellenza, il principale centro amministrativo, culturale e affaristico: la sua imponente capitale.
Budapest non è solo tutto ciò… per il popolo ungherese è molto di più. La sua immensa bellezza la rende unica. Estesa su di una tranquilla ansa del Danubio è incastonata tra le Colline di Buda a ovest e la Grande Pianura a est. Su questa città mi sono documentato molto e una frase letta prima di arrivarci mi ha colpito ed incuriosito…: “Budapest è un vero gioiello, vanta un gran numero di edifici in stile barocco, neoclassico, eclettico e art nouveau”, in piena sincerità posso solo che confermarla.
Meriterebbe dedicarci svariati giorni per visitarla in modo approfondito. E’ una città straordinaria, a mio avviso molto più affascinate di tante altre capitali europee. Oltre all’aspetto architettonico che pervade anche le molecole d’aria in un sistema quasi magico, Budapest è il fulcro dei divertimenti di tutta l’Ungheria, bar futuristici, romantici ristoranti, discoteche, locali notturni… per non parlare di tutti gli ostelli presenti che oltre ad essere tra le migliori strutture in Europa, offrono anche ottime compagnie e divertimenti.
Vi sembrerò ripetitivo ma veniteci, prendetevi una settimana e scoprite tutte le bellezze di questa città. Oggi, malgrado il freddo pungente è stata un’esperinza bellissima. Con il Natale alle porte la città prende colore, si anima… mercatini natalizi, luci dai mille colori in ogni angolo e variopinti decori rendono l’atmosfera surreale. Per non parlare dei suoi ponti… strutture architettoniche in grado di regalarle ancora più fascino. Questi ponti sono le “maglie” che collegano, oltrepassando il Danubio, Pest a Buda.
Venite qui, attraversate il Danubio, camminate lungo le sue sponde magari durante un tramonto e capirete perché Budapest è una città unica, straordinaria e vibrante.
Ma qui ci sono arrivato pedalando attraverso metà Ungheria scoprendo villaggi, pianure e una cultura popolare molto forte.
Il popolo ungherese è un popolo a se, fatico a paragonarlo e sinceramente fatico anche ad inquadrarlo. Enigmatico, silenzioso, preciso e spesso puntiglioso. Un mix tra il ceppo tedesco e quello slavo. Dalle foto che vedrete qui sotto non avrete dubbi sul fatto che è arrivato il grande freddo. La neve, caduta abbondante su tutto il paese non mi sta rendendo vita facile. Pedalare e mantenere costantemente il controllo di una bici così carica da una gran lavoro ai nervi. Le strade sono a tratti ghiacciate e ricoperte di neve. Le temperature durante il giorno si mantengono costanti sotto lo zero.
Domani ripartirò in direzione sud-ovest verso il confine sloveno che raggiungerò in quattro giorni. La mia tanto amata Italia s’avvicina sempre più…
A presto amici miei,
Danilo