ODESSA
“Le strade di Odessa sono popolate da prostitute, artisti della truffa, spacciatori di droga e criminali e la città è un polo d’attrazione per turisti del sesso, uomini a caccia di moglie e fannulloni provenienti da ogni parte del mondo”.
Esordisco con questa celebre frase letta su una guida per dirvi che mi trovo nella bellissima e multicolorata Odessa. La mia opinione è molto diversa rispetto alla citazione e ora cercherò di dare un’interpretazione di questa città in modo del tutto personale.
Ci sono arrivato dopo quasi 1.800 chilometri, ci sono entrato attraverso l’arteria stradale principale popolata da un gran traffico di auto, tir e ogni genere di mezzo (direi normale per una città di 1 milione di abitanti), ho vissuto le sue strade, pranzato seduto sui suoi marciapiedi fino a raggiungerne il suo ”cuore”, il centro pedonale.
L’ho girata in lungo ed in largo, l’ho visitata fino ai suoi punti più nascosti, ho parlato con mendicanti, uomini d’affari, studenti e qualche turista. Una città che sta cercando di uscire da anni di difficoltà, una città di porto vivace e ricca di bellissimi locali che servono dei pasticcini dolcissimi e ottimi caffè. Ristoranti dove si possono gustare le più svariate specialità russe ed ucraine. Monumenti dove spicca un’architettura barocca che lascia senza parole. Statue, giardini dai mille colori, viali alberati… e la famosissima Scalinata Potemkin.
Odessa: la città “dei tacchi altissimi”, la città “degli artisti di strada”, la città “degli enormi monumenti” in stile barocco, la città “dei caratteristici cafè” e la città “dei viaggiatori curiosi” zaino in spalla. Camminare tra le sue vie principali è come tornare nell’800, spesso sembra di vivere in un film, questa è per me Odessa.
Ho cercato di fotografare qualcosa di diverso da ciò che si trova nelle solite guide con la speranza di essere riuscito a farvi capire meglio com’è apparsa ai miei occhi questa spettacolare città affacciata sul Mar Nero.
Danilo