TREDICESIMO GIORNO

Messaggio inviato da telefono satellitare:

N 28° 24’ 286”

E 085° 45’ 143”

Oggi mi trovo a 5850 m di quota e sto stazionando tra il Campo Base Avanzato e il Campo 1. Mi trovo qui, poiché sono molto affaticato dall’eccessivo peso dell’attrezzatura e  c’è molta neve fresca che mi rende impegnativo il procedere nella salita. Il gran carico di neve ha fatto staccare due seracchi molto grandi, non troppo lontano dalla mia tenda e ho scelto di procedere con cautela, concedendomi una notte a questa quota. Domani mattina partirò deciso per il Campo 1.

Un saluto a tutti,

Danilo

NONO GIORNO

Messaggio inviato da telefono satellitare:

N 28° 26′ 468”

E 085° 46′ 557”

Eccomi arrivato al Campo Base Avanzato a 5640 m di quota, oggi il tempo è davvero brutto e la visibilità è scarsissima. Ho fatto un trekking di 20 km in 6 ore, per verificare la mia forma fisica dal Campo Base al Campo Base Avanzato. Sono contento perchè mi sento davvero molto bene e ho deciso che trascorrerò qui i prossimi tre giorni, in attesa che il tempo migliori, per proseguire e mettere la tenda al Campo 1.

Un abbraccio

Danilo

SESTO GIORNO

Amici miei vi sto scrivendo dal remoto villaggio di Nyalam in Tibet. Sono qui da due giorni utili per l’acclimatamento dato che si trova a 3.750 metri di quota.
Ieri, dopo la colazione sono partito, in compagnia di altri 4 alpinisti incontrati qui, per un lungo trekking che ci ha portati ad una cima di 4.400 metri, giornata molto utile per migliorare e prepararsi alla quota. Oggi idem solo che abbiamo aumentato il dislivello raggiungendo, solamente in due di noi, una cima di 5.000 metri… in 6 ore, mi sento fisicamente stanco ma moralmente bene.
Pensate che per tutti e due i trekking ho mantenuto una frequenza cardiaca costante in salita di 140 e 90/95 a riposo in quota e oggi a 5.000 metri saturavo 94% con una frequenza a riposo di 88.
Dati importanti per il fisico ma in particolar modo per la mente. Tutto mi fa pensare bene.
Domani un fuoristrada mi portera’ al Campo Base a 5.000 metri dove restero’ per 2 giorni per poi spostarmi, con un lungo trekking di molte ore, al Campo Base Avanzato a quota 5.600 metri dove iniziera’ la vera salita allo Shisha Pangma.
Qui in Tibet (Cina) mi trovo bene, i cinesi sono molto particolari e i tibetani sono fantastici unica nota dolente: il mangiare!
Sono giorni che vado avanti a riso condito con le piu’ svariate cose… per essere educato dico “non buone” e per di piu’ con i “bacchettini”, giustamente mi trovo in Cina e ho deciso io di venirci pero’ cavoli un po’ di fantasia non farebbe male!
Un abbraccio,
Danilo

TERZO GIORNO

Il momento tanto atteso è arrivato. Passerò l’ultima notte in Nepal, domani mattina presto dei fuoristrada porteranno me e degli altri alpinisti in Tibet. Attraverseremo una parte di altopiano fino a raggiungere Nylam, sperduto villaggio situato alle pendici dei grandi giganti himalayani. Il 10 settembre arriveremo, sempre a bordo dei mezzi al Campo Base, da questo punto, un lungo trekking mi porterà al Campo Base Avanzato dello Shisha Pangma a quota 5.600 metri. Quindi, raggiunto questo primo vero punto di partenza l’11 settembre, avrò tempo un mese esatto per cercare di toccare la vetta di questa maestosa montagna, luogo del santo… la vetta più alta di tutta la Cina interamente in territorio cinese. Dubbi, normali perplessità, attimi di tensione e serie preoccupazioni si alternano dentro me con momenti di estrema serenità e curiosità. Mi aspetteranno giorni duri, lunghi e difficili ma come tutte le cose difficile e pericolose il ritorno di emozioni resterà unico e speciale. Spero con tutto il mio cuore di essere in grado di coronare questo mio “sogno verticale”, di superare la fatidica quota di 8.000 metri solo e senza l’ausilio di ossigeno. Non sono in grado di dirvi che mi sento pronto anche perché non so ancora bene ciò che mi aspetterà e come potrà reagire il mio corpo a quelle quote elevate e a certe sollecitazioni. La cosa certa, amici miei è che ce la metterò tutta per raggiungere la cima ma ancora di più per “tornare a casa” e raccontare comunque un pizzico d’avventura attraverso queste terre magiche fatte di contrasti ed eccessi. Amo la montagna e la rispetterò come ho sempre fatto fino ad oggi… d’ora in avanti sarà Lei a decidere la mia sorte.

Ciò che dovevo fare l’ho fatto.

Ora vi saluto miei cari amici, vi aggiornerò via satellitare sulla progressione durante questo mese.

Un grande abbraccio da Kathmandu,

Danilo

06-09-2013 Danilo Callegari: in vetta dello Shisha Pangma e poi in bici fino all’oceano

MILANO — E’ partita l’avventura di Danilo Callegari, sportivo italiano che quest’autunno vuole salire lo Shisha Pangma (8.027 m, Himalaya, Tibet) dalla via Ochoa in stile alpino e poi attraversare in bici il Nepal e arrivare all’estremo sud dell’India, percorrendo 4500 km fino a Kanyakumari, punto più a sud del Paese dove il mare Arabico, l’oceano Indiano e il mare del Bengala si uniscono.

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PRIMO GIORNO

Dalla selvaggia e remota Patagonia alla caotica Kathmandu. Sono passati solo pochi mesi dall’ultima pagina scritta proprio su questo diario… ed eccomi qui già a buttar giù il primo giorno.Dopo i mesi passati tra allenamenti, interviste, una bella premiazione e tante soddisfazioni, oltre che fatiche, mi ritrovo realmente qui ad affrontare un’avventura senza precedenti.Ieri mattina ho ultimato i preparativi, un pranzo veloce e via in aeroporto, tutto è andato bene extrabagaglio compreso e dopo lo scalo a Doha ho raggiunto la capitale nepalese.Ovviamente il caos regna sovrano in queste zone del Pianeta…! Ci sono già “passato” nel 2009 e non è semplice.Il mio contatto è stato puntuale, presente in aeroporto prima del mio arrivo.. stranamente!Oggi pomeriggio ho sdoganato, con qualche normale fastidio, i bidoni spediti dall’Italia con all’interno tutto l’occorrente per tentare la scalata allo Shisha Pangma.Ora mi trovo alloggiato in hotel in attesa dell’arrivo di un secondo contatto col quale cenerò e dove parleremo di un’intervista da fare probabilmente prima della mia partenza per il Tibet… vedremo.

Il meteo è variabile con un forte tasso di umidità, normale essendo periodo post monsonico.

Ho voluto pubblicare qui sotto alcuni scorci di Kathmandu che mi ricordano molto l’India.

Un abbraccio amici miei,

Danilo

24-07-2013 “Europe Extreme 2012 e progetto Magellano 2013”

Il 24 Luglio alle 20.45 Presso la Sala Consigliare della Provincia di Pordenone Danilo presenterà le Sue Avventure “Europe Extreme 2012 e progetto Magellano 2013”

Europe Extreme 2012: l’Elbrus. Questa montagna con i suoi 5.642 metri di altitudine è la cima più alta d’Europa. Il viaggio ha previsto il raggiungimento della base della montagna in aereo e da lì è iniziata l’avventura. Dopo aver scalato l’Elbrus e raggiunto la cima, sono rientrato in Italia in bicicletta attraverso Russia, Ucraina, Romania, Ungheria o Serbia, Croazia e Slovenia percorrendo circa 3.800 km.

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