Amici miei vi sto scrivendo dal remoto villaggio di Nyalam in Tibet. Sono qui da due giorni utili per l’acclimatamento dato che si trova a 3.750 metri di quota.
Ieri, dopo la colazione sono partito, in compagnia di altri 4 alpinisti incontrati qui, per un lungo trekking che ci ha portati ad una cima di 4.400 metri, giornata molto utile per migliorare e prepararsi alla quota. Oggi idem solo che abbiamo aumentato il dislivello raggiungendo, solamente in due di noi, una cima di 5.000 metri… in 6 ore, mi sento fisicamente stanco ma moralmente bene.
Pensate che per tutti e due i trekking ho mantenuto una frequenza cardiaca costante in salita di 140 e 90/95 a riposo in quota e oggi a 5.000 metri saturavo 94% con una frequenza a riposo di 88.
Dati importanti per il fisico ma in particolar modo per la mente. Tutto mi fa pensare bene.
Domani un fuoristrada mi portera’ al Campo Base a 5.000 metri dove restero’ per 2 giorni per poi spostarmi, con un lungo trekking di molte ore, al Campo Base Avanzato a quota 5.600 metri dove iniziera’ la vera salita allo Shisha Pangma.
Qui in Tibet (Cina) mi trovo bene, i cinesi sono molto particolari e i tibetani sono fantastici unica nota dolente: il mangiare!
Sono giorni che vado avanti a riso condito con le piu’ svariate cose… per essere educato dico “non buone” e per di piu’ con i “bacchettini”, giustamente mi trovo in Cina e ho deciso io di venirci pero’ cavoli un po’ di fantasia non farebbe male!
Un abbraccio,
Danilo