Gressoney, 22 luglio 2015 – Al via, tra il 29 e il 30 luglio, il secondo test, questa volta in alta quota, dell’alpinista esploratore Danilo Callegari in preparazione di “Africa Extreme 2015”, l’incredibile avventura che nel prossimo ottobre vedrà nuovamente protagonista il wild iron man friulano.
Dopo il primo test sui 20 km a nuoto (10,7 miglia) a Lignano Sabbiadoro, riuscito con grande successo, si cambia scenario: sarà lo spettacolare ghiacciaio del Monte Rosa a fare da cornice a Danilo in questa prova di alpinismo che lo vedrà impegnato in un dislivello da + 3.000 mt a – 3.000 mt da percorrere in meno di 24 ore.
La prova è prevista con partenza nella notte del 29 luglio da Gressoney La Trinitè fino al Rifugio Mantova a quota 3.498 mt s.l.m. ( www.rifugiomantova.it) per proseguire, dopo una breve sosta, verso la Capanna Regina Margherita, che, con i suoi 4.554 mt s.l.m. sulla punta Gnifetti, detiene il primato di rifugio alpino più alto d’Europa. Raggiunta la meta, Danilo inizierà subito la discesa per raggiungere di nuovo Gressoney nella serata del 30 luglio.
Un banco di prova per testare il suo fisico, la sua mente e l’attrezzatura tecnica che Danilo si porterà in Africa per affrontare il maestoso Kilimanjaro, terza tappa del 7 Summit Solo Project, l’ambizioso progetto con cui Danilo Callegari si propone di raggiungere le sette vette più alte dei 7 Continenti unendo all’impresa alpinistica vera e propria altrettante sfide di outdoor estremo.
‘Africa Extreme’ vedrà Callegari nuotare per 50 km nell’oceano Indiano da Zanzibar fino alla costa, da lì – attraverso la savana – percorrere una maratona al giorno per 27 giorni per raggiungere le pendici del Kilimanjaro che poi scalerà senza l’ausilio di campi intermedi, ossigeno e portatori fino a raggiungere la vetta per poi ridiscendere l’altro versante. Proprio per affrontare questa sfida al limite dell’impossibile Callegari ha iniziato da mesi n’intensa e specifica preparazione, assistito da un’equipe speciale – dal dottor Giulio Roi, direttore del centro studi Isokinetic all’ex campione di nuoto Marco Bellino; dal nutrizionista Antonio Benetti al maestro di yoga indiano Raju Paithankache – che l’ha portato al test in acqua di Lignano, prima vera prova per verificare l’efficacia del lavoro svolto in questi mesi.