Come promesso eccomi a scrivere questa nuova pagina di diario dalla splendida terra del “Conte Dracula”…

Questa mattina sono entrato in Romania passando attraverso la Repubblica Moldova lasciando così, definitivamente, l’Ucraina. Questa pagina voglio dedicarla proprio a quest’ultima importante repubblica…

Dopo ventiquattro giorni, 1.400 chilometri pedalati e decine di villaggi toccati posso dire di aver vissuto una buona parte di Ucraina.
Dalla Russia ci sono entrato via mare con mezz’ora di traghetto. Da subito mi sono confrontato con distese aride e malinconiche, villaggi dove è difficile capire come persone riescano a sopravvivere e dove l’alcool scorre a fiumi.

Lentamente, in sella alla mia “velosiped”, ho raggiunto ed esplorato la bellissima terra di Crimea, quindi le sue coste frastagliate a picco sul mare, i villaggi di pescatori, le montagne ricoperte di fittissimi boschi ed infine il Mar Nero.

Lasciato il mare ho ritrovato le pianure prima e le famose steppe dopo… steppe dove animali vivono liberi e dove i venti corrono senza freni di “barriere”.
 Ho passato e visitato città, più o meno importanti. Un pensiero ad Odessa dove ho anche ritrovato il mare che ho poi costeggiato fino alla fertile zona del Delta del Danubio visitata in barca. Affiancando per ultimo il confine con la Romania attraverso la Bessarabia Meridionale.

Ma in particolare mi sento di dover dedicare questa pagina al popolo ucraino.
 Gente semplice, molto simile al popolo russo anche se più sorridente e spesso loquace. Un popolo abituato a soffrire. Un popolo che sa cosa significa la vera fame.

La storia, la sua storia insegna e permette di capire molte cose e il perchè di certi comportamenti. 
Ho vissuto insieme a loro, ho mangiato con loro, sono stato aiutato da loro, ho riso con loro, ho bevuto vodka con loro e mi sono anche incazzato con loro… ma alla fine questo straordinario popolo è riuscito a trasmettermi emozioni indimenticabili.
L’ucraina è ciò che il suo popolo è.

CIAO UKRAINA.
Danilo

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